AMARE, E’ SENTIRSI

Difficilmente si può amare senza sentirsi, Non si può pensare o decidere di amare. Amarsi per sentire i segnali che guidano ad amare fuori

Amare, è sentirsi sentendo PIACERE

Piacere di essere se stessi, in primis e non ne siamo abituati. Talvolta siamo lontani da chi siamo realmente. Persi in una rete di idee, atteggiamenti e condizionamenti divenuti abitudine, normalità, con cui ci identifichiamo, ma non siamo tutto ciò

E allora chi siamo?

Semi divini e splendidi. Semi che hanno deviato la loro energia per adattarsi con la speranza di ricevere NUTRIMENTO AFFETTIVO, attraverso gesti di accettazione, attenzione, riconoscimento, accoglienza, comprensione e cura.

Non si può evitare questo processo graduale in cui ci si perde sempre un po’ di più. Si diventa ciò che gli altri si aspettano. Più allineato a regole e canoni famigliari e sociali

Oppure ci si ribella, ma anche in questo caso, si diventa qualcuno di diverso da ciò che si è

Il motivo per cui non si può evitare è perchè da bambini siamo ingenui e genuini.

I bambini fanno proprie le colpe o vengono incolpati facilmente di non andare bene, si sentono sbagliati o cattivi. Hanno bisogno di avere un riferimento, il genitore, che ai loro occhi è perfetto, per cui sicuramente loro hanno fatto qualcosa che non va.

Tutto quello che viene represso o trattenuto non scompare, ma crea quella che viene chiamata “ombra” la parte che non può essere mostrata

Spesso nell’ombra si nascondono non solo gli aspetti che possono essere realmente non funzionali all’armonia con sè e gli altri, ma anche potenzialità, desideri, originalità e creatività che avrebbero dato forma alla realizzazione personale senza sforzo e a cui, in modo naturale, saremmo destinati, se il bagaglio di idee, valori, credenze ereditato non avesse interferito con la crescita dell’albero che è in ognuno, rendendolo un bonsai.

amare è sentirsi

LA RICERCA DELL’AMORE

L’OMBRA contiene la parte rifiutata di  Sè che viene percepita come VUOTO, la mancanza di un senso di soddisfazione e appagamento

Si è ignari del meccanismo, perché ci si dimentica di aver i lati sconvenienti e, anzi, si tenderà a disprezzare, rifiutare o giudicare quando li troveremo, come riflesso, in altre persone

Nell’inconsapevolezza si cerca di colmare la mancanza attraverso le attenzioni di qualcuno, il riconoscimento sociale o professionale, l’iperattività, il cibo, dipendenze varie. Questi sono solo alcuni esempi delle modalità scelte

Finché la ricerca è volta all’esterno, non porterà a nulla di duraturo, la soddisfazione sarà temporanea e farà scivolare a percepire quel Vuoto fastidioso

Ma questo Vuoto c’entra con il TANTRA?

Direi proprio di SI

Perché il Tantra include tutto, sia gli aspetti belli, comodi, accettati che quelli repressi, nascosti, giudicati.

Non c’è divisione ma tutto ha un senso nel Tantra, una funzione nell’evoluzione globale a cui ognuno partecipa con la propria

E’ vero che il Tantra include la sessualità, ma come espressione importante del Corpo, attraverso cui fare esperienza del proprio Sè Divino e non può prescindere dall’Amore che, per essere vissuto, deve essere riconosciuto nel sentire.

Non s’intende con Amore, quello romantico, ma l’energia che conduce al proprio cammino e incrocia altri cammini funzionali alla sua manifestazione

Il passo essenziale è accorgersi, riconoscere e accettare l’Ombra, anzi è proprio qui che il terreno è ricco di elementi per cambiare ed evolvere

Perché dovremmo cambiare?

PER STAR BENE, VIVERE PIENAMENTE E REALIZZARE IL NOSTRO SCOPO

Attraverso l’ACCETTAZIONE, impariamo ad amarci e piano piano che recuperiamo le parti allontanate e rifiutate, iniziamo a fare esperienza dell’UNIONE, della compattezza del nostro ESSERE

E che cos’è AMARSI se non riconoscersi e abbracciarsi nonostante tutto e indipendentemente dal resto!

amAre è sentirsi

AMARE E’ SENTIRSI

Non si può decidere o pensare di amare.

Si può provare affetto, rispetto, comprensione, riconoscimento, tenerezza, compassione che sono espressioni di una parte dell’Amore, la SENSIBILITA’ UMANA

Così come anche la GENEROSITA’ è il piacere di donare per portare gioia, sollievo, sostegno, vicinanza e utilità al benessere di qualcuno

Sono espressioni dell’apertura del CUORE al mondo e nascono dalla ricchezza che ne è contenuta e che dipende da quanto ci conosciamo e accogliamo

Più grande sarà l’accettazione verso sé stessi e più facilmente si accoglieranno gli altri, con predisposizione naturale, che nulla ha a che vedere con il buonismo 

Sarà un’apertura del Cuore se sentita realmente anche nel Corpo attraverso un respiro più ampio, il brillare e la vivacità degli occhi, il viso più luminoso e colorito, le cellule sono vitali, energiche e la mente è lucida e creativa

Le sensazioni positive percepite ci guidano a far esperienze che nutrono ulteriormente e sono un filo conduttore dell’Amore, Energia dell’Evoluzione individuale e del Tutto.

L’AMORE PASSA DAL CORPO

Il lavoro di riprendere a SENTIRSI, passa inevitabilmente dal Corpo e dallo scioglimento di rigidità e blocchi dovuti ai condizionamenti che hanno influenzato la vera espressione di sè

Il Sentire del Corpo non può essere escluso da un cammino di ricerca di Amore e Conoscenza di Sè.

Quando si evita di lavorare sul Corpo, il rischio è di creare altri schemi mentali che hanno il compito di registrare nuovi messaggi, sicuramente positivi, su quelli che agiscono nel subconscio minando la stima, ma continuano ad essere altri condizionamenti che allontanano ulteriormente il riconoscimento dei segnali del proprio Essere per tramite del Corpo

Facilmente i dubbi potranno minare la serenità, perché manca la connessione alle radici (alla parte del corpo dal bacino ai piedi)

 Andrà bene? E’ la cosa giusta? Avrei dovuto….

Spero che questo articolo possa aiutare a vedere come il Corpo non sia solo il mezzo per vivere bene la sessualità, ma che, attraverso un lavoro profondo permetta di arrivare molto più in là

Sicuramente ad una maggior sintonia nella relazione di coppia, miglior appagamento sessuale, ma tutto passa da un punto fondamentale:

AMARSI e SENTIRE profondo del proprio ESSERE

e tutto, non solo relazione e sessualità, potrà svilupparsi fluidamente a realizzare ciò che siamo e i desideri profondi della nostra Anima

amare è sentirsi

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A presto

Arodomis

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VIVERE CON RICCHEZZA

Riconoscere la ricchezza, serve per non perdersi ad inseguire ciò che luccica e non sazia la fame di emozioni e di vita, lasciandoti vulnerabile e schiavo delle abitudini

Cos’è per te la ricchezza?

Cosa ti rende felice?

Nonostante si possa avere tutto il necessario e anche di più, talvolta, sembra che non basti, c’è costantemente fame di emozioni e di vita

In quest’ultimo anno, alcuni hanno messo in discussione il significato di valori, stile di vita e, magari, rivisto le proprie priorità.

Gli eventi come la guerra, una calamità naturale, la pandemia hanno in comune di stravolgere la vita dai binari conosciuti.

Non sempre il viaggio su questi binari è felice come si vorrebbe, ma sicuramente è comodo perché assicura sicurezza e rifugio nelle abitudini.

Quando arriva l’inaspettato, uno tsunami, fa saltare i binari e la tranquillità dei propri confort. Se il proprio castello non crolla, di sicuro diventa instabile, non più così sicuro.

Ed è proprio quando qualcosa comincia a “ballare” e a renderci incerti, che facciamo i conti con il DHARMA

LA VERITA’ CHE TUTTO, DENTRO E FUORI DI NOI, E’ SOGGETTO AL CAMBIAMENTO

Ci hai mai pensato, che da quando nasciamo il nostro corpo cambia, indipendentemente dalla nostra volontà, segue il suo corso fino al giorno in cui morirà

Se non ci hai mai pensato, è consigliabile ogni tanto pensarci perché, il farlo, ti ricorderà di viverla questa vita

Molti risponderebbero che lo stanno già facendo, ma poi, qualche attimo dopo, li senti lamentarsi di qualcosa; o li vedi aspettare di essere snelli per sentirsi belli; oppure raccontarti che sono sfortunati, avrebbero voluto, ma non hanno potuto…ecc.

Questi sono alcuni esempi di atteggiamenti che hanno una cosa in comune : fantasticano, se la menano e se la contano per non vedere che stanno rimandando il vivere

Riesci a cogliere il prezzo di percorrere i soliti binari? Ci si atrofizza nel conosciuto e si perde il gusto di giocare di persona nel campo della vita

PERDERSI 

Le nostre abitudini sono fatte di schemi, esempi collaudati del passato, esperienze personali, insegnamenti ricevuti e imitazione dei modelli proposti dai media.

Spesso anche i nostri valori restano influenzati da queste componenti.

Non c’è nulla di male ad aderire a sentieri tracciati da qualcun altro. 

Ma ciò che s’insegue, non sempre corrisponde a ciò che realmente siamo e al motivo per cui siamo qui

Aderiamo un po’ per comodità, un po’ perché temiamo esplorare lo sconosciuto e un po’ perché siamo pigri nell’occuparci di tutta quella parte di noi che teme il cambiamento, vorrebbe, ma rimanda, rinuncia, trova scuse

I binari si distanziano dal SENTIERO PROFONDO che è in TE e questo è causa di sofferenza. Ti impegni per non sentirla e la tua mente, in questo è maestra.

Ti porta all’iperattività: lavorare molto, inseguire una posizione, sacrificarti per comprarti la casa dei sogni, riempire l’agenda di appuntamenti,  organizzare attività con amici, associazioni, seguire iniziative culturali, hobbies…

Oppure la tua mente si allea con l’accidia, per cui lasci che la pigrizia ti porti a rinunciare, a credere che tanto non sei in grado, non puoi farcela, sicuramente fallirai, meglio evitare di lasciare la strada vecchia per la nuova, pochi ce la fanno veramente e magari hanno avuto la spinta giusta,… eviterai di mettere in discussione condizionamenti, regole e credenze.

Più i binari sono distanti dal tuo Sentiero Interiore è più prevale la sensazione di

 INSICUREZZA, MANCANZA, CONFUSIONE

ricchezza

RITROVARSI

Quando accade nella vita personale o nella comunità, un evento traumatico, succede come con una doccia fredda

CI SI SVEGLIA

Per chi ha sempre evitato di occuparsi della distanza, o nemmeno si accorge che c’è un Sentiero Interiore, la sensazione sarà di grande paura, tenterà di riprendere il “controllo” della situazione, affannandosi e lottando, per finire con il star male ancora di più. 

E’ mancato l’allenamento al DHARMA. Non è riuscito a coltivare la fiducia nelle proprie risorse, ad avere confidenza con CHI E’ realmente.

Ogni crisi porta anche un aspetto luminoso, la possibilità di smetterla di cercare appigli fuori e scavare dentro per cercare un punto saldo, in cui è nascosta la propria ricchezza

RICCHEZZA DEI PROPRI STRUMENTI

Nel viaggio di ritorno al proprio TESORO, il TANTRA è una via completa, include la parte che più di tutto ha contatto con le nostre potenzialità, il CORPO

Come un tamburo il CORPO trasmette il messaggio che proviene dal nostro Profondo. 

Attraverso il respiro, che è il filo conduttore tra la personalità e il Centro profondo, è possibile attraversare le emozioni di paura, disagio, smarrimento e ritrovare la calma e la chiarezza.

Nulla ci può ancorare meglio del nostro SE’ PROFONDO. 

Ed è realmente il ritrovamento di un tesoro nascosto, perché emerge energia potente e stabilizzante. La paura si ridimensiona, non compromette la chiarezza e, anzi, saperci convivere, tenendola a bada, ci fa scoprire anche la nostra forza, quella reale.

Quando il mare emozionale si calma, è facile sentire la guida del SE’, ispirarci, indirizzarci, spronarci nel nostro Sentiero. Sarà facile riconoscerlo, perché non avrà bisogno di “forza di volontà”, sarà la VOLONTA’ della nostra VERITA’ ad emergere e a questo punto inizieremo a 

VIVERE NELLA RICCHEZZA

Potrebbe accadere che il vivere quotidiano, diventa meno superficiale, meno affannato, si ha bisogno di meno cose. Si è disponibili con PIACERE verso gli altri, non più per circostanza o dovere, si desidera avere buone relazioni, cominciando a lasciare atteggiamenti negativi. L’alimentazione diviene più salutare e il cibo più gustoso, senza bisogno di troppo condimento. 
Entrare in contatto con la RICCHEZZA che è dentro, rende liberi e fiduciosi
La crisi da disgrazia, diventa opportunità di CREARE qualcosa di diverso, che fluisce con gli eventi e si plasma nell’armonia 
 
 La vita inizia dove finisce la paura
Osho
RICCHEZZA

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A presto

Arodomis Shanga

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LA SANA SESSUALITA’

Una sana sessualità non è fatta di misure e di quantità, ma di un buon rapporto con sé stesse, unico e che, non si confà alle mode o al pensiero comune.

Ad esempio negli anni del femminismo, molte donne hanno rivendicato tra i loro diritti, anche quello di essere padrone del loro corpo e vivere liberamente questo aspetto importante della loro vita, andando oltre tabù e giudizi.

Questa è stata una sacrosanta conquista della parità! Tuttavia, molte, erano lontane dal vivere la sessualità in modo equilibrato e in linea con ciò che realmente sentivano.

Sono passate all’opposto per reazione, adeguandosi alla ribellione e, spesso, facendo propria una modalità maschile. Vivendo una LIBERTA’ esteriorizzata, che escludeva aspetti della femminilità come l’ascolto del loro CORPO.

Il concetto di libertà era mentale, ma dentro mancava il sentirsi interamente; infatti, qualità come la sensibilità e la dolcezza, venivano deprezzate perché considerate sinonimi di debolezza.

Ancora oggi il corpo, per molte donne, è un rapporto difficile, è quasi uno sconosciuto, ma, non ci sono altri modi per godere di una sana sessualità se non si recupera la comunicazione con la propria fisicità

RITORNARE AL CORPO PER UNA SANA SESSUALITA’

Solo nel momento in cui è possibile accorgersi di cosa succede nel corpo, che anche le sensazioni di gradevolezza e piacere vengono riconosciute rispetto a quelle di fastidio e disagio.

Sembra scontato ma non è così. Quante si accorgono del loro corpo solo quando sono stanche, si fanno male, o sentono dolori forti? Questo è il termometro per misurare la scala di rapporto con il CORPO.

Il corpo parla di cosa piace, ma anche di cosa no e attraverso le percezioni si nota che è un’orchestra spontanea, sollecitata dai pensieri e dalle emozioni.

La mente è il diavolo che ci mette lo zampino, soprattutto quando pesano messaggi educativi severi e giudicanti, o idee errate sulla sessualità, oppure, e forse il peggiore, non si apprezza il proprio corpo, lo si trova brutto, poco attraente e lo si vorrebbe diverso.

Il rapporto con il corpo e la propria sessualità indica quanto ci conosciamo e ci mostriamo veramente.

SINTONIA

Il rapporto è buono quando riesco a esprimere pienamente la mia fisicità e ritrovo questa sintonia anche nella realizzazione professionale e nelle relazioni con le persone, perché l’autostima è ben radicata e c’è accettazione serena dei limiti, il giudizio ha una voce flebile ed è facile essere assertive nel difendere i propri confini.

La strada che conduce ad una SANA SESSUALITA’ è un percorso di conoscenza e di Amore per abbracciarsi totalmente

L’Amore che diamo agli altri parte sempre da un contenitore pieno, l’AMORE per Sé

Arodomis Shanga

Ama te stessoSe non puoi amare te stesso, non potrai amare nessun altro. E se tu non riesci ad amarti, chi potrà mai farlo. Quando non c’è amore né rispetto per il proprio essere, la vita diventa un deserto, perché solo attraverso l’amore e il rispetto si impara a suonare l’arpa del proprio cuore

OSHO

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LENTAMENTE…VERSO IL DIVINO

Nella lentezza si amplifica la sensazione, si espande il tempo, si penetra l’interiorità per raggiungere l’Essere

Non si ricerca il risultato, ma si assapora il viaggio in cui l’attimo è vivo, pieno e ricco

Quando impari la “lentezza” non torni più indietro, ciò che prima bastava, dopo, è insufficiente a nutrire l’Anima e il Corpo

Nella “lentezza” perdi condizionamenti sciocchi su come deve essere, su dimensioni, su ansie da prestazioni, su quanto riesci ad appagare l’altro/a, a poco a poco, smarrisci i confini e il Piacere di quanto ricevi, si mescola con quello che daì

Lentezza è meditazione, unione, rispetto e sacralità perchè è l’Essere ad esprimersi nel Corpo con gesti attenti e presenti

Riscoperta di Femminilità nella Donna e di Sensibilità nell’Uomo

E’ nella lentezza che si realizza quell’Attenzione necessaria ad aprire i Sensi e i Chakra a inspirare Amore ed espirare Unione

Il Cuore diventa radiante, grato e gioioso ed esprime una Bellezza che non è estetica ma potente Energia di calore e accoglienza, cura e dolcezza.

Lentamente, per scoprire…..

“Ciò che è qui, è anche là. Ciò che non è qui, non è in alcun altro luogo”(Vishvasara Tantra)

Arodomis Shanga

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DIFESA O PRIGIONE?

Tutto ciò che abbiamo costruito per difenderci dagli attacchi esterni, impedisce anche di accogliere ciò, che dall’esterno, è bello e ci dà piacere

Ognuno ha costruito la sua struttura utile a coprire la vulnerabilità dietro una CORAZZA, che maschera bene chi siamo realmente e mostra un’immagine che serve ad affrontare la situazione evitando di soffrire, o perlomeno, con il minor impatto possibile.

Siamo abituati ad indossarla, tanto bene da identificarci e a poco a poco allontanarci dal nostro ESSERE. Teniamo fuori il dolore, o la possibilità di viverlo, creando una separazione con l’area delle nostre emozioni, la pancia.

Muro costruito con un RESPIRO che evita di accarezzare il bacino, di scendere nella nostra parte più viva; per coinvolgere solo il torace, la parte alta del corpo, spesso con un ritmo veloce per fuggire al sentire e buttarci in mille attività

Non solo il respiro è scarso, spesso anche l’atteggiamento viene imposto al movimento naturale del corpo che si blocca per rispondere assecondando la PERSONALITA’ che vogliamo mostrare, diventando duro e rigido.

Presupposto di ogni difesa è non lasciar passare, pertanto la reazione è di bloccare l’ENERGIA dell’emozioni per non sentirle troppo e soprattutto controllare la reazione verso l’esterno, che deve dare impressione di impenetrabilità, sicurezza, forza per scoraggiare, demotivare il “nemico”

Il prezzo è direttamente proporzionale a questa durezza, il cui spessore è impermeabile alle sensazioni che sollecitano la GIOIA e il PIACERE.

Nascondersi nella corazza, fino a perdersi porta ad un certo punto della vita ad accorgersi che manca qualcosa; che all’interno, nonostante la sicurezza e la protezione, c’è una SOLITUDINE che parla attraverso l’INSODDISFAZIONE. Tutto quello che è stato raggiunto, non riesce a dare il senso di appagamento per cui si è tanto lottato.

Forse per un attimo fuggente, si vive un’euforia che si vorrebbe trattenere, ma proprio perchè svanisce, il senso di vuoto che segue è doloroso. Ha la caratteristica di una fame insaziabile.

Occorre accorgersi di Sè e aver voglia di ritornare a quel Sè da cui ci si è allontanati, perchè il viaggio presuppone l’apertura della corazza e il liberare la VITALITA’ controllata e trattenuta nelle fibre del corpo

Rimettersi nella fluidità, con un respiro lungo e armonioso che si espande tutt’attorno e riporta la percezione e l’attenzione ai SENSI, ristabilisce il contatto naturale con la vita.

La PIENEZZA e il semplice VA TUTTO BENE ESATTAMENTE COSI‘, è il traguardo perseguito da sempre, che si è rincorso nell’illusione di colmare il bisogno di sentirsi vivi con falsi bisogni; per scoprire infine che era già li e ci stava aspettando, DENTRO DI SE’

 

Arodomis Shanga

 

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L’AMICO MIGLIORE

Sì è lui, il CORPO. Non ti abbandona, è sempre con te, anche quando tu pensi ad altro, lo usi oltre le sue possibilità, lo sminuisci convinto che sia solo un insieme di cellule al TUO servizio

Già… ma TU

Chi sei tu?

Esisteresti senza un corpo?

Forse dopo questa domanda l’equilibrio delle importanze comincia a ristabilirsi un po’ e la visione cambia! Questo insieme di ossa, muscoli e organi è il tuo patrimonio

Fino a quando il tuo pensiero sul corpo resta limitato al solo suo uso, ne resti diviso e distante che difficilmente riuscirai a sentire.

I sensi, che ne sono le funzioni, saranno deviati da idee per cui assaporeranno solo la superficie dell’esperienza, mangerai distratto, magari veloce, pensando ad altro; il contatto sarà limitato, frettoloso; l’olfatto abituato a profumi che alterano gli odori naturali; l’udito alla ricerca di note adrenaliniche o chiuso a ciò che potrebbe penetrare e raggiungere le emozioni; la vista guarda ma non vede

Certo, in una società che spinge i sensi verso il consumismo con abili manipolazioni comunicative e visive diventa difficile accorgersi di essere in una catena di montaggio, destinati a impoverirci del contatto con la nostra natura e la sua energia

Il consumismo è la promessa del paese dei balocchi, in cui la voragine dell’insoddisfazione aumenta in proporzione all’inflazione del valore del tempo e delle nostre energie

I segnali del “troppo” si mostrano in ansie, paure, disagi, malattie, nevrosi, disfunzioni, ecc. Allora si pone un’altra domanda :

Ma è questo il vivere? NO

Non posso “vivere” finchè non ristabilisco l’UNITA’ delle parti sconnesse, ricollocandole alla loro reale funzionalità che si manifesta nella coerenza tra cuore, mente e anima nel luogo in cui si incontrano : il Corpo

Ecco perchè è il nostro Migliore Amico, perchè ci rivela la nostra Verità

Ristabilire la comunicazione con il Corpo è possibile attraverso la consapevolezza dei pensieri, delle credenze, degli automatismi che deviano l’energia bloccando la sua risposta naturale e delle emozioni collegate al nostro vissuto nell’infanzia e al passato di eventi che hanno segnato e condizionato la fiducia nella vita

Il CORPO non è solo il tuo migliore AMICO, è anche l’UNICO posto in cui puoi vivere

Arodomis Shanga

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