La sessualità è una forza vitale che scorre dentro di noi, un’energia che non riguarda solo il corpo ma la nostra interezza: emozioni, mente, cuore, spirito.
Eppure, per molte persone, questa energia è fonte di tensione, imbarazzo o perfino di dolore emotivo.
Se anche tu hai sperimentato momenti in cui il piacere sembrava qualcosa di difficile da vivere con naturalezza, sappi che non sei sola/o. La radice di questo disagio si trova spesso nei condizionamenti che abbiamo interiorizzato nel tempo, senza nemmeno accorgercene.

I condizionamenti che ti tengono bloccata/o
Fin da piccoli riceviamo messaggi espliciti e impliciti sulla sessualità:
alcuni arrivano dalla famiglia, altri dall’ambiente religioso, dalla scuola, dalla cultura.
Sono frasi, sguardi, silenzi, giudizi che ci segnano profondamente:
“Il sesso è sporco.” Così impariamo che il desiderio è qualcosa da nascondere.
“Una brava ragazza / un bravo ragazzo non deve esagerare.” Così tratteniamo la nostra espressione e ci censuriamo.
“Il piacere dell’altro viene prima del tuo.” Così impariamo a trascurare i nostri desideri per compiacere chi ci sta accanto.
“Il piacere è pericoloso, porta alla perdizione.” Così finiamo per sentirci in colpa ogni volta che ci concediamo qualcosa di buono.
Questi condizionamenti non restano solo nella mente: entrano nel corpo, nel modo in cui respiriamo, nel modo in cui ci muoviamo, nelle scelte che facciamo in intimità.
Le conseguenze nella vita intima
Con il tempo, tutto questo crea una distanza da noi stessi e dalla nostra energia vitale.
Molte persone raccontano di:
difficoltà a lasciarsi andare, anche in una relazione d’amore,
senso di dovere invece di gioia,
ansia da prestazione o paura del giudizio,
perdita del desiderio e del “fuoco” nella coppia.
E non riguarda solo la sfera sessuale: quando soffochiamo l’energia del piacere, soffochiamo anche la nostra creatività, la voglia di giocare, di esprimerci. È come se ci spegnessimo un po’ alla volta.
La via della liberazione
La buona notizia è che i condizionamenti possono essere sciolti.
Il primo passo è riconoscerli: prendere consapevolezza di come agiscono dentro di noi.
Il passo successivo è ritornare al corpo, perché non basta capire con la testa.
Serve dare spazio al respiro, al movimento, all’ascolto delle emozioni.
Attraverso pratiche di consapevolezza, meditazioni guidate, esercizi corporei e spazi sicuri di condivisione, possiamo imparare a:
accogliere i nostri desideri senza paura,
liberarci dal senso di colpa,
dire sì e no con autenticità,
lasciare fluire l’energia vitale in modo naturale.
Quando questo accade, non solo la sessualità cambia, ma tutta la vita diventa più viva e piena di significato.
Ritrovare il piacere come bussola
Vivere la sessualità con gioia non significa fare di più o diventare “perfetti”:
significa essere presenti a se stessi, accogliere quello che c’è, lasciarsi guidare dal piacere come da una bussola interiore.
Quando ci liberiamo dai condizionamenti, il piacere smette di essere un tabù o un traguardo da raggiungere:
diventa un flusso naturale che ci nutre, ci unisce, ci fa sentire vivi.
E questo si riflette anche nella relazione con l’altro: aumenta la complicità, la fiducia, l’intimità.
Se senti che queste parole parlano anche di te, sappi che esiste un cammino possibile.
Puoi liberarti, passo dopo passo, da quei fili invisibili che ti tengono legata/o.
Perché il piacere non è un lusso, è la tua energia vitale e meriti di viverla
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